Comunicto di Lucha y Siesta:
Questa mattina un altro pezzo importante del movimento femminista e transfemminista è sceso in piazza per ribadire che Lucha y Siesta è un'esperienza indispensabile per questa città e che non possiamo permetterci di perderla. L3 Luchadoras hanno riconsegnato simboliche panchine rosse nella piazza del Campidoglio per affermare che non siamo dispostə ad accontentarci di parole e di promesse perennemente disattese.
A oltre 100 femminicidi in meno di un anno e a ridosso del 25 novembre pretendiamo che il generoso impegno della giunta Gualtieri a sostegno di Lucha y Siesta, emerso nell'assemblea pubblica alla Casa Internazionale delle Donne ieri sera, si traduca nell'atto concreto del ritiro della costituzione di parte civile di ATAC e nella salvaguardia della complessità del progetto Lucha. Un progetto tanto complesso da non poter essere ridotto a mero servizio da mettere a bando, come vorrebbe fare la destra di Rocca.
Le istituzioni, la città, la rete antiviolenza tutta non possono permettersi di perdere una tale irrinunciabile ricchezza. Di più, continueremo a moltiplicarci. Perché sappiamo che la moltiplicazione dei luoghi di soggettivazione politica transfemminista è l’unica risposta efficace alla violenza di genere. In spazi così sono nati i centri antiviolenza, in spazi così continuano a vivere e migliorare, da spazi così cambieremo tutto.
Questa mattina al Campidoglio abbiamo voluto sottolineare con forza che prevenire, decostruire e contrastare la violenza di genere non è una cosa che si dice, è una cosa che si fa. Si fa insieme, mettendoci corpo, tempo e intelligenza collettiva. E si fa in spazi femministi e transfemministi, come Lucha y Siesta.