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Roma, dentro la città Vol.1 nasce dall'idea di mappare nove aree urbanistiche della Città. Insieme a MappaRoma (Fabrizio Colone, Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi) viene offerta non solo la lettura dei singoli territori e degli indicatori di diseguaglianza più rilevanti, ma anche un confronto tra diverse zone urbanistiche.

Gli studi che perifericapitale sta sostenendo sulle sue zone urbanistiche di intervento vorrebbero essere anche utili alle realtà istituzionali, sociali, economiche e culturali dei territori dove si opera.
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La Fondazione Charlemagne, con il programma periferiacapitale, ha scelto di dedicarsi a Roma ed è stato naturale incontrare quanti si occupano della città in vari ambiti dell’azione sociale e della ricerca. È peraltro una scelta specifica della Fondazione sostenere ricercatrici e ricercatori che nelle università della capitale si stanno adoperando da anni, e spesso senza adeguate risorse, per rilanciare il dibattito culturale e scientifico su come si possa trasformare la città e renderla più vivibile. L’incontro con #mapparoma è stato dunque necessario, alla luce del contributo cruciale che gli autori hanno dato e stanno offrendo alla conoscenza di Roma.

Il programma periferiacapitale lavora in diverse zone urbanistiche di Roma scelte in base ad indicatori qualitativi e quantitativi. Per gli elementi qualitativi il team del programma si affida sia alla presenza ventennale della Fondazione in città ed al suo network di relazioni, sia alla diretta analisi dei contesti dove sono emerse realtà sociali, culturali o economiche che hanno posto al centro del loro operato processi di rigenerazione sociale ed urbana. E Roma ha un ricco tessuto di associazioni, comitati, cooperative, gruppi di volontari che animano i suoi quartieri e che esprimono capacità di realizzare processi comunitari in molti casi virtuosi e meritevoli di attenzione e sostegno.

Dal punto di vista degli indicatori quantitativi periferiacapitale si è affidata appunto al gruppo di #mapparoma, dai cui studi emergono chiaramente quali siano le zone urbanistiche dove è più necessario intervenire in città. E soprattutto è importante il lavoro di #mapparoma perché offre non solo la lettura dei singoli territori e degli indicatori di diseguaglianza più rilevanti, ma anche un confronto tra diverse zone urbanistiche. Facendo così emergere in modo chiaro le zone di Roma dove ci sono delle opportunità e le zone dove mancano. E dove il contributo di una filantropia attenta al territorio, in coordinamento con le istituzioni, potrebbe avere un impatto importante.

I tre volumi di Roma, dentro la città rappresentano appunto questo lavoro comune. Una prima ricerca pilota è stata svolta nel 2020 su tre zone urbanistiche di particolare complessità come Corviale, Ostia Nord e San Basilio. Dagli interessanti risultati delle prima ricerche è nata l’idea di mappare altre nove aree di cui è oggetto il presente volume, che sarà infine seguito da un ulteriore studio dedicato ad altre sei zone urbanistiche di interesse. Grazie al linguaggio semplice, preciso ed efficace si stanno realizzando degli studi di ogni zona che rappresentano un vero e proprio viaggio dentro la città. Sono peraltro strumenti utili e di immediata lettura. E quindi gli studi che perifericapitale sta sostenendo sulle sue zone urbanistiche di intervento vorrebbero essere anche utili alle realtà istituzionali, sociali, economiche e culturali dei territori dove si opera. Uno strumento in più per ragionare e migliorare la qualità degli interventi e potenzialmente dei territori. In prospettiva uno strumento per coordinarsi al meglio ed evitare sprechi di risorse.

E la collaborazione nasce anche dalla sperimentazione da parte di periferiacapitale di un metodo di intervento e di un approccio ritagliato sulla città di Roma e le complessità e specificità delle sue zone urbanistiche e dei suoi quartieri. Operando in coerenza con il principio cardine della Fondazione Charlemagne di riconoscere sempre come preminente la dignità delle persone ed in questo caso, quindi, esercitando anche prossimità verso le loro comunità. Nel dettaglio le zone urbanistiche analizzate dalla presente ricerca evidenziano quegli indicatori di diseguaglianza che giustificano l’attenzione di periferiacapitale e il suo sostegno a chi si occupa di disabilità, attività ludico creative, educazione, animazione sociale e culturale, assistenza agli anziani, accoglienza dei più fragili. Ovvero tutti quegli attori del terzo settore che il programma ha già identificato e sta sostenendo in molti territori e sta continuando ad identificare in nuove parti della città.

Non c’è la pretesa di lavorare in tutte le 155 zone urbanistiche di Roma, ma sicuramente c’è la disponibilità ad intervenire dove gli indicatori di diseguaglianza sono più allarmanti. Di particolare interesse sono infatti i dati sul disagio sociale, che evidenziano come a Roma ci siano enormi sacche di disagio con disparità evidenti rispetto alle aree della città meglio fornite di servizi e con redditi più alti. L’estensione delle aree di disagio è molto ampia e naturalmente cresce in prossimità delle aree di edilizia residenziale pubblica, ma spesso è trasversale alla città. Il merito di #mapparoma, attraverso il loro sito e le loro pubblicazioni, è quello di tener conto anche degli “invisibili”. Le migliaia di persone che a Roma risiedono in abitazioni precarie e che sono spesso escluse dal diritto all’istruzione o dall’accesso alle opportunità che il welfare potrebbe offrirgli. Anche da queste analisi sono nate strategie di intervento di periferiacapitale in luoghi spesso non censiti dai dati ufficiali.

La collaborazione è dunque aperta, flessibile e legata sia a ciò che emergerà in un cammino comune sia al singolo dato emerso di volta in volta. L’auspicio è che #mapparoma sia anche scuola di riflessione sulla città e sui suoi indicatori. E che questi dati siano sempre più strumento di analisi per chi definisce le politiche territoriali, nonché base di conoscenza per le auspicabili co-programmazioni e co-progettazioni previste dalla riforma del terzo settore.  Una volta emerso in modo così chiaro questo racconto per Roma in dati e grafici è difficile non voler praticare l’obiettivo di migliorare il vivere comune. 

Periferiacapitale
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