(Dalla pagina fb Astracult)
È passato un po’ di tempo dall’ultima proiezione di quest’estate. A chi ci ha chiesto in questi mesi cosa stesse succedendo, la risposta è che Astracult è in un momento di ricalcolo generale. Non è mai stato un progetto fermo, Astracult: dalle piccole proiezioni ad Astra, passando per i grandi appuntamenti ai lotti e le proiezioni da lockdown su Facebook, fino alle belle serate estive al Brancaleone.
Stiamo cambiando anche adesso. Per condizionamenti interni ed esterni, ci troviamo ora a re-immaginare ancora una volta l’indirizzo del nostro collettivo. Se è vero che le sale cinematografiche sono sempre più in difficoltà, Astracult – e tanti altri collettivi – mostrano una realtà in cui le sale sono in salute, partecipate, vive.
Quello che ci caratterizza è lo stare insieme: la proiezione è solo il pretesto di Astracult. Quello che conta è prima, è dopo: è l’ospite cinefilə e militante, è la birretta fredda, è Marcello Fonte che compare a sorpresa a vedere Dogman con noi, è il coraggio di aprire il dibattito (il dibattito sì!), è Caterina Guzzanti che scende sotto casa per capire che è ‘sto casino ai lotti del Tufello, è il cazzeggio sul film che non è piaciuto a tuttə, è il bambino che ride della nostra sigla, quello che conta siete voi, siamo noi.
Le sale vivono quando sono comunità. Per questo, sentiamo il bisogno di riorganizzarci per rendere Astracult ancora di più una comunità. Come si rende una sala una comunità? In questi anni abbiamo incontrato tante diverse realtà cinematografiche, lontane dal mainstream e lontane dalle esigenti regole distributive del nostro paese. Astracult deve avvicinarsi di più a queste persone, alle loro idee, e renderle parte del suo percorso. Valorizzare forme di produzione spurie, autoprodotte, meno raggiungibili. Dobbiamo essere ancora più curiosə verso il nuovo, il diverso, il segreto, il giovane – gli astri nascenti diremmo, se fossimo simpaticə. Vogliamo rendere la proiezione uno spazio per tuttə e per tutto. Per questo, vi chiediamo di cominciare a diffondere la voce: Astracult vuole vedere e far vedere cose nuove. Corti, medi, lunghi, se si può proiettare ci interessa. A breve vi faremo sapere come raggiungerci - piattaforme, indirizzi mail e tutto quanto. In secondo luogo, Astracult deve diventare ancora più evento. Vogliamo far sì che ogni appuntamento sia davvero una festa del cinema, e vogliamo fare in modo che lo sappiano tuttə. Questo vuol dire che non ricominceremo con la solita programmazione settimanale; vogliamo proporvi una serie di appuntamenti più diluiti, che diano spazio a questa nostra nuova dimensione.
Ad inaugurare la nuova stagione di Astracult sarà un documentario di una giovane regista, Agnese Giovanardi, che presenteremo al Brancaleone il 10 novembre. Save the date.