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Non sarà mai solo calcio. (Un racconto di Fabio Perrone)

Dalla pagina Santa Maradona - Progetto Bastogi, progetto sostenuto da Periferiacapitale.

Sabato 7 Gennaio, ore 11,20. La mia squadra, la ASD Bastogi è chiamata alla difficile trasferta ad Anticoli Corrado, comune al confine con l'Abruzzo, non lontano da Subiaco. Sono sulla bretella Terracina-Frosinone, e mi chiama il presidente."Buongiorno Fabio, aiutaci. Siamo in emergenza, te la senti di giocare in porta?". Non indosso i guanti da almeno sette anni. "Ci sto, per la squadra lo faccio. Ci vediamo lì."Anticoli Corrado, ore 14. Cielo plumbeo, nove gradi centigradi e campaccio di terra battuta. Titolare, torno fra i pali in una sfida dal sapore amarcord e dal profondo romanticismo, memore dei gloriosi fasti del passato. Per la prima volta a calcio a 11, per la prima volta in Terza Categoria.Però la porta è enorme: a calcetto tanti anni fa ero forte, a calciotto me la cavavo, ma a 11 è diverso: coprire 7,40m è un'impresa improba. Lungo riscaldamento, e legittimo scetticismo dei compagni di squadra. Non ho la reattività dei miei vent'anni, e ogni volta che vado a terra il contraccolpo sulla schiena si sente.Fischio arbitrale, si comincia: partita ostica e tifoseria locale offensiva, provocatoria e ostile, davvero sgradevole. Cerco tutta la partita di ignorare insulti e dileggiamenti. Dopo un primo tempo di sofferenza, con un paio di buone parate in blocco, un' ottima uscita, ma tanta ansia sulle palle alte - a calcetto ste cose non esistono, il piazzamento richiede tecnica, abitudine e costante attenzione- andiamo al riposo su un positivo 0-0, nonostante le mille assenze e non senza aver sfiorato il gol in un paio di occasioni.Nella ripresa la squadra di casa non ci sta, alza il ritmo e la Bastogi soffre. Piazzo la barriera almeno 6-7 volte, concediamo falli, prendo il tempo giusto per rinviare e dare fiato ai compagni. A differenza del primo tempo, non riusciamo ad affacciarci mai nell'area avversaria. Memorabile un'uscita in cui, sull'attaccante avversario lanciato verso la porta, spazzo in rimessa laterale sulla trequarti: portiere alla sudamericana.La partita si innervosisce, l'arbitro fischia pochissimo e sembra condizionato dalle minacce e le parole che volano dagli spalti: un agguerrito centinaio scarso di persone che non smette di rumoreggiare. Randellate, calci, momenti di tensione. Al 72' avviene l'imponderabile: nostro intervento difensivo fuori area, in salto, su un lancio avversario a cercare la punta. Il terzino dà un ancata in salto nella schiena dell'attaccante poco fuori dell'area. Rosso diretto! Proteste, un'espulsiome inaccettabile e senza senso, dopo una partita intera con pochissimi fischi e con un solo cartellino.La Bastogi è in 10 uomini a 20' dalla fine, con una punizione da posizione pericolosissima da fronteggiare.Con calma, piazzo 5 uomini in barriera. Gran botta di collo esterno destro all'incrocio del secondo palo, il mio. Non ci arrivo con la sinistra, e d'istinto puro, con tre dita della mano di richiamo metto in angolo, nell'incredulità dei tifosi: siamo ancora in partita. Si stringono i denti, lingua di fuori, stanchi e praticamente senza cambi, teniamo lo 0-0 fino al 90esimo. Poi però quando tutto sembrava finito, ecco la tragedia che non ti aspetti. Lancio lungo, la palla che rimbalza poco fuori la nostra area, mi trovo al limite dell'area di porta tentato da un'uscita impossibile, con il difensore in leggero ritardo, arriva il gol: gran tiro di prima intenzione con palla che scende, e a spiovere, centrale ma velenosa, si infila veloce sotto la traversa. Sono trafitto. Esplodono i tifosi di casa, l'Anticoli Corrado è in vantaggio al 93'. Corresponsabile dell'accaduto, non mi dò pace, vorrei piangere. Avevo giocato bene, tenuto tutta la partita, parato il parabile senza gravissime sbavature. Ma non era bastato.94': si riparte da centrocampo. Palla indietro a Giordano De Angelis che, in inedita posizione di mediano, effettua un grande lancio di 50 metri al limite dell'area verso Matteo Luciano, prodigatosi nell'ennesimo scatto di una partita sfiancante, che stoppa da fuoriclasse un pallone difficile in corsa e anticipa con un tocco sapiente e beffardo il portiere in uscita: dopo l'1-0 al gol del pareggio sono passati pochi secondi di gioco, ma è 1-1 in inferiorità numerica!È il delirio: panchina, tifosi ospiti, espulsi, sono tutti in campo! Si gioca ancora un minuto dopo l'ennesima lunga pausa, ma il miracolo è compiuto: pareggio al cardiopalma!La Bastogi, dal fondo della classifica, nella trasferta più lontana e su un campo di terra, con la squadra insultata (razzismo compreso) per tutta la partita, acciuffa per il rotto della cuffia il primo punto stagionale in trasferta, in 10 uomini e a partita praticamente conclusa.Nonostante le troppe assenze e con il sottoscritto - di fatto, quinto portiere - tra i pali. La gioia è incontenibile, rissa sfiorata, e il sapore del panino con la porchetta preso con tutta la squadra sulla via del ritorno non lo potrò scordare mai. A un passo dai miei 33, la gioventù che ho dentro il cuore ha vissuto un momento di una bellezza commovente.Non sarà mai solo calcio.✒️ Fabio Perrone

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