Saranno esposti, dal 7 al 13 dicembre, lungo il colonnato esterno dell’Auditorium Parco della Musica, i manifesti, già fruibili online, dei giovani artisti per promuovere i servizi antiviolenza della città
Saranno esposti dal 7 al 13 dicembre 2020, lungo il colonnato esterno dell’Auditorium Parco della Musica, le opere di giovani studenti e studentesse contro la violenza di genere per l’iniziativa ‘Manifesti d’artista. 1522 – Roma per le donne’ promossa da Roma Capitale, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Fondazione Musica per Roma.
L’iniziativa, partita il 23 novembre per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2020 in modalità online, sui siti di Roma Capitale e Fondazione Musica per Roma, nel rispetto delle normative anti-Covid, da oggi viene ospitata nello spazio esterno dell’Auditorium Parco della Musica aperto al pubblico.
I 20 manifesti sono stati realizzati da studentesse e studenti delle Scuole e Accademie di Arte di Roma con il claim ‘Scelgo la libertà’ e selezionati attraverso una call pubblica.
L’obiettivo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, è promuovere i Centri Antiviolenza di Roma Capitale, attivi h24 e collegati al numero nazionale anti violenza e stalking 1522.
I servizi antiviolenza offrono sul territorio cittadino consulenze specialistiche, protezione e supporto alle donne vittime di maltrattamenti, con percorsi individuali e servizi finalizzati alla riconquista della piena autonomia di vita.
Il progetto è rivolto a sensibilizzare in particolare i giovani sul tema della violenza di genere; a seguire saranno promossi incontri con la cittadinanza e, in particolare, con studentesse e studenti.
Dichiara il Sindaco di Roma Virginia Raggi
Contro la violenza sulle donne è fondamentale non abbassare mai la guardia. Per questo l’impegno è massimo per aprire nuovi servizi antiviolenza sul territorio e sensibilizzare, soprattutto i più giovani, al rispetto, al riconoscimento e al diritto di ciascuna e di ciascuno alla piena e libera espressione di sé, al diritto alle pari opportunità.
Questa esposizione è un segnale che studentesse e studenti lanciano, insieme a noi, alla città e non solo, contribuendo alla promozione dei centri anti violenza che abbiamo aperto, anche in questi anni, sul nostro territorio come risposta e aiuto concreto per sostenere e accompagnare le donne, insieme ai loro bambini, lungo un percorso di fuoriuscita dai maltrattamenti, all’indipendenza e alla libertà.
Dichiara la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti:
L’educazione è un asse fondamentale nella sensibilizzazione dei più giovani contro la violenza di genere.
Quella che gli studenti coinvolti in questa iniziativa hanno vissuto è l’esperienza di una comunità scolastica che prova a interrogarsi sulla violenza e a dar voce al suo contrasto attraverso la forza comunicativa dell’arte.
Partire dalla consapevolezza delle generazioni più giovani vuol dire dar vita già oggi a un futuro diverso.
Dichiara l’AD della Fondazione Musica per Roma Daniele Pitteri:
La pandemia ha accentuato la diffusione della violenza sulle donne.
In questa situazione è più che mai importante dare un contributo alla battaglia per l’eliminazione della violenza di genere promuovendo iniziative come la mostra ‘Manifesti d’artista – 1522 Roma per le donne’ che facciano riflettere e radicare soprattutto tra i più giovani quel rispetto necessario alla crescita di una società civile.Per questo motivo siamo orgogliosi di accogliere negli spazi dell’Auditorium i lavori degli studenti e delle studentesse delle Scuole e delle Accademie d’arte di Roma: il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno deve partire da loro, dalle nuove generazioni, per educare donne consapevoli e uomini rispettosi.
Le 20 opere sono:
‘Diario Polifonico’ di Chiara Amici in collaborazione con la fotografa Antonella Fiorillo;
‘Supereroina di tutti i giorni’ di Alessio Gennaro;
‘La lotta non è finita (riprendiamoci la vita!)’ di Valentino Chidiac;
‘Filo di Arianna’ di Francesca Ansanelli;
‘Libera dal ratto’ di Alessio Gennaro;
‘We Fight Back!’ di Valentino Chidiac;
‘Solidarietà rosa’ di Lucrezia Nicotra;
‘Svincolar(e…)’ di Caterina Tahan;
‘Non mi nascondo’ e ‘Violenza’ di Alessio Corcio;
‘Fuori’ di Eleonora Mossi;
‘Io sono, io posso’, proposta in tre diverse declinazioni, di Michela Angelucci;
‘Danzando’ di Fany HU;
‘La Maddalena’ di Mattia Trabalza;
‘Libel – La libellula’ di Maria Grazia Splendori;
‘Non basta Archimede’ di Gianluca Coppeto;
‘Mea Culpa’ di Angela Matarozzi;
‘Tracce silenti’ di Caterina Tahan.