Inclusione sociale “Voci Periferiche alle Torri”

"Voci Periferiche alle Torri", patrocinato da Roma Capitale, Municipio VI, offre opportunità varie, anzitutto di apprendimento di attività musicali, a persone diversamente abili (adolescenti e adulti).

Il progetto “Voci periferiche”, ideato da Mirko Visintin in arte Mirko Valeri, si inserisce all’interno di un’ampia progettualità volta al miglioramento e alla riqualificazione delle periferie degradate. Il percorso del laboratorio musicale avrà come espletamento finale uno spettacolo teatrale. Tutto ciò rappresenta solo il primo obiettivo raggiunto, nella prospettiva di intervenire per il miglioramento delle condizioni di vita, all’interno delle comunità periferiche, grazie alla formazione di attività, come quelle delle arti performative, volte alla cooperazione e all’inclusione sociale. Lo scopo dello spettacolo è estendere il messaggio a tutto il territorio, con l’intento di essere il punto di riferimento dal quale poter dare inizio a progetti e interventi per la riqualificazione del contesto delle periferie dell’Urbe, e per un miglioramento del tessuto sociale.

Il Progetto “Voci Periferiche alle Torri” inizia il 24 febbraio, avrà cadenza settimanale e si protrarrà per dieci incontri, nella giornata del mercoledì, dalle 17 alle 19. Vista la situazione attuale, non potendo i Laboratori svolgersi in presenza, si utilizzerà la piattaforma Zoom. La partecipazione è gratuita ed è necessaria la prenotazione all’indirizzo e-mail: “unimperosorgera@gmail.com”, aggiungendo nome, cognome, età e recapito telefonico.

L’iniziativa è dell’Associazione “UIS Un Impero Sorgerà – APS”, animata appunto da Mirko Valeri, è patrocinata da Roma Capitale, Municipio VI, e promossa dalla Consulta sui Diritti delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie, col supporto della band musicale “Mirko Valeri & I Via Greve”. Il Progetto musicale ha la finalità di integrare ragazzi provenienti da realtà socioculturali diverse e favorire, attraverso la musica, le potenzialità individuali, valorizzando le diversità. Gli obiettivi che si vogliono perseguire sono: - Superamento delle barriere fisiche e culturali; - Valorizzazione delle tradizioni delle altre culture; - Ascolto musicale e canto corale di brani a scelta dei ragazzi; - Collaborazione e interazione tra i partecipanti, con l’intento di rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto reciproco; - Rafforzare le emozioni proprie e altrui, con la finalità di creare “benessere”.

Un riscontro positivo di tale laboratorio si è già avuto a gennaio 2019, in un altro contesto, nel Municipio XI, in cui sono stati coinvolti sia i ragazzi della Comunità di recupero per tossicodipendenti “Magliana 80”, sia il centro diurno per anziani fragili “Argento Vivo”, gestito dalla cooperativa sociale “Magliana Solidale”. I problemi delle periferie di Roma – studiati, in passato, da sociologi di prim’ordine, come anzitutto Franco Ferrarotti - coinvolgono tanti aspetti, dal disagio economico alla carenza di servizi: da non sottovalutare l’abbandono scolastico.

Ci sono tante periferie a Roma, alcune sinonimo di degrado e di illecito; nelle quali, la situazione socio-economica, enormemente migliorata rispetto ai tempi di Pasolini e del suo “Accattone”, per certi aspetti ( che sono, però, riflesso d’ un fenomeno in realtà nazionale), come anzitutto la coesione sociale, in realtà negli ultimi decenni è anche peggiorata. Circa il 25% della popolazione romana vive oltre il “Sacro GRA”, il Grande Raccordo Anulare. Ci sono interi quartieri da 20mila abitanti che vivono dentro il Raccordo, ma in una situazione di degrado diffuso e profondo (vedi “corriere.it”). Nelle periferie si concentrano "diversi fenomeni di illegalità, a partire dall'insediamento dei clan della criminalità organizzata", "discariche, roghi di materiali tossici fino allo smaltimento illegale di rifiuti", e oggi proprio le periferie rischiano di trasformarsi nel teatro delle guerre tra poveri, "di alimentare il conflitto sociale tra ceti deboli, fra italiani impoveriti e migranti senza collocazione" (fonte huffingtonpost.it): come accadde, 5-6 anni fa, a Tor Sapienza.

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