E’ inutile stare a girarci intorno. Non esiste la scuola Hogwarts di Harry Potter, o quella in cui avrebbe resistito il giovane Holden. Sarà perché al momento di costruirla siamo già a migliaia di chilometri da ciò che eravamo, quando andavamo a scuola. C’è però, in alcuni, la rara consapevolezza di cosa manca per condurre in quel modo l’uomo-bambino negli spazi del futuro, mettendogli in tasca le chiavi che aprono le porte del mondo. C’entra forse col recuperare una qualche libertà di andare fuori tema. Proprio quella storia del ‘fuori tema’ che a Holden dava sui nervi, perché è nel divagare, a volte, che la vita diventa interessante. Nel Municipio VIII ci sono riusciti. L’hanno chiamata ‘scuola di territorio’ e la Prof.ssa Francesca Vetrugno, Assessora alla Politiche Educative e Culturali, la spiega così: “si tratta di una contaminazione al contrario. Le richieste di entrare a scuola con proposte, attività ed eventi sono sempre molte, sono rare invece le proposte di portare la scuola sul territorio. In occasione del centenario di Garbatella abbiamo cercato di portare i ragazzi sui palchi nelle piazze, nei teatri. La scuola di territorio è stata poi la prima cellula del Municipio Solidale, ovvero la rete del mutualismo attivato a marzo dello scorso anno, ed era il contenitore di una serie di testimonianze di commercianti e professionisti del Municipio che hanno dedicato video ai bambini durante il lockdown”.
Da: https://ilcaffediroma.it/157328-2/