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Molte cose sono state scritte sugli street artisti e in merito alla loro arte, ma io credo di poter affermare, senza girarci troppo intorno, che sono artisti a tutti gli effetti. Artisti non tutti geniali ma più veri di tanti altri, e sicuramente tra i più coraggiosi che esistano. Tutti loro hanno l’urgenza di esprimersi e muoiono dalla voglia di far vedere le loro opere. In un mondo dove tutti si sentono artisti, dove tutti giocano a fare gli artisti, dove si sostiene che tutti possono fare gli artisti, essere e fare gli artisti diventa sempre più difficile, e quindi l’impegno e la forza eccezionale che questi artisti mettono in quello che fanno non posso essere considerati un dettaglio da poco.
Questo è il messaggio che ci strillano addosso le opere degli artisti di strada che incontriamo sui muri, sui pali o ovunque esse siano, questo è quello che scrivono con il loro sangue e il loro sudore, non sui lisci muri intonsi delle gallerie o dei musei, ma su quelli scrostati, brutti e degradati delle periferie, raccontandoci e regalandoci, con una generosità che non ha eguali, pezzettini del loro pensiero, della loro esistenza, della loro storia, della loro anima. Questo non è poco, perché se la vita dell’artista, o meglio di coloro che scelgono di fare veramente gli artisti, è dura, quella di un artista di strada è doppiamente dura e per questo meritano “respect” come dicono loro, anzi come diciamo noi, perché, in mancanza di gloria, questo è ciò che almeno si aspettano, “rispetto”.
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