Dalla Regione Lazio 3 milioni di euro per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, grazia a un bando diretto agli Enti del Terzo settore. Saranno infatti questi ultimi a poter partecipare al bando, presentando proposte progettuali per la gestione di Centri polivalenti per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi sul territorio della Regione Lazio.
Per ciascun progetto selezionato la Regione erogherà un contributo fino ad un massimale pari ad euro 750 mila per ciascun Centro polivalente. Ciascuna proposta progettuale potrà prevedere, a titolo di cofinanziamento, ulteriori risorse messe a disposizione dal soggetto proponente o dai soggetti del partenariato oppure da soggetti terzi, persone fisiche o giuridiche. A darne notizia è l’assessore alle Politiche sociali Welfare, Beni comuni e Asp Alessandra Troncarelli.
L’avviso è diretto ad avviare una procedura di selezione di Enti del Terzo Settore per la gestione biennale, il cui termine è fissato al 15 novembre 2023, di una struttura socio-assistenziale in una delle seguenti macroaree territoriali, che deve rappresentare il territorio di collocazione della sede fisica del centro: Roma, Città metropolitana di Roma, Lazio nord (Viterbo-Rieti), Lazio sud (Latina-Frosinone). Le proposte progettuali di gestione dei Centri polivalenti dovranno avere come destinata giovani e adulti (dai 18 anni compiuti) con disturbo dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi, nonché coloro che quotidianamente se ne prendono cura, i familiari e i caregiver. Le disponibilità regionali finalizzate alla gestione dei Centri polivalenti dovranno prevedere, a pena di esclusione, l’attivazione di misure e interventi per un minimo di 8 e un massimo di 20 destinatari.
“Con questo provvedimento vogliamo attivare dei progetti innovativi a carattere socio-assistenziale finalizzati al superamento del mero assistenzialismo e incentrati sulla piena partecipazione alla vita sociale e di comunità delle persone più fragili e di coloro che li assistono – afferma l’assessore Alessandra Troncarelli -. In particolare, puntiamo a sostenere i giovani che si trovano a vivere il passaggio tra la conclusione del ciclo scolastico e l’inizio di un’attività lavorativa, promuoviamo percorsi personalizzati di inclusione sociale volti alla valorizzazione e allo sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e delle capacità di autodeterminazione e della volontà individuale del destinatario”.
“La Regione Lazio attiverà una cabina di regia regionale come struttura di riferimento per il coordinamento dei Centri polivalenti e, fermo restando il principio della scelta di una macroarea in fase di presentazione della proposta, la struttura funzionerà come servizio diffuso sul territorio – aggiunge Troncarelli -. In ogni struttura saranno presenti due poli organizzativi: il work lab per la realizzazione di tirocini e percorsi di orientamento al lavoro e il community lab per il coinvolgimento della comunità locale nei processi di fruizione condivisa degli spazi e per la collaborazione attiva alla vita del centro. Ricordo, inoltre, che il nostro obiettivo è quello di una presa in carico integrata della persona, con un coordinamento delle compagini sanitarie e sociali, valorizzando il budget di salute, per l’elaborazione di un progetto individuale costruito sulle esigenze del singolo”.
Gli Enti interessati, all’atto della presentazione della domanda, devono essere iscritti in uno dei Registri nazionali o regionali previsti dalla normativa di riferimento e indicati nell’avviso, devono avere sede legale e operativa nel territorio della Regione Lazio e potranno presentare una proposta progettuale, in forma singola o in Associazione Temporanea di Impresa o di Scopo, costituita o costituenda, con comprovata esperienza pluriennale nel campo dell’inclusione di giovani e adulti con disabilità e/o esperienza specifica in progettualità relative a giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico.
Ai fini dell’ammissibilità, la proposta progettuale dovrà includere le manifestazioni di interesse al partenariato da parte dei seguenti enti pubblici afferenti alla macroarea territoriale di riferimento, competenti della presa in carico socio-sanitaria dei destinatari: per i servizi sanitari, la Direzione sanitaria della ASL coinvolta/e; per i servizi sociali, la/e Direzione/i del distretto sociosanitario coinvolto/i o il Dipartimento delle politiche sociali, nel caso di Roma Capitale.
DA: http://romasociale.com/