Un convegno con la partecipazione di rappresentanti di oltre 40 Paesi, per immaginare il contributo delle religioni per un mondo sostenibile: la Comunità di Sant’Egidio ha presentato oggi la due giorni “Popoli fratelli, terra futura. Religioni e culture in dialogo”, che si terrà a Roma il 6 e il 7 ottobre. Durante la prima giornata, al Roma Convention Center (la ’Nuvola’) all’Eur, un’assemblea darà il via a dei forum di lavoro tematici sulla promozione della pace, la solidarietà, il ruolo dei giovani e l’importanza delle questioni ambientali. “Il convegno vuole dare una prospettiva al mondo che esce dalla pandemia e potrà farlo solo con la fraternità universale e la cura dell’ambiente”, ha detto Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, in riferimento alle encicliche ’Fratelli tutti’ e ’Laudato si’ di papa Francesco.
Al convegno parteciperanno esponenti politici, religiosi e della società civile da più di 40 Paesi. Dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, alla cancelliera tedesca, Angela Merkel. Dall’economista Jeffrey Sachs al patriarca ortodosso Bartolomeo di Costantinopoli. Giovedì 7 ottobre, infine, ci sarà una cerimonia di fronte al Colosseo alla quale parteciperà papa Francesco. “Per noi è una grande gioia” ha concluso Impagliazzo. “E’ lui il leader religioso mondiale che propone questa visione di grande cambiamento”.
