Si è concluso Street Art for Rights, il progetto che sostiene la realizzazione di opere di street art al fine di creare un museo a cielo aperto, pubblico e gratuito per tutti.
L’iniziativa è partita dalle periferie di Settecamini e Corviale, dove ha affrontato i temi dell’agenda ONU 2030 con gli street artist Moby Dick, Diamond e SOLO; successivamente si è espansa anche nella Regione Lazio, coinvolgendo gli artisti Motorefisico, Tina Loiodice, Oniro, Marcello Russo e Alessandra Carloni.
La prima fase di Street art for Rights, a Roma dal 18 al 28 marzo, nei quartieri Settecamini e Corviale, è stata ideata e diretta da Giuseppe Casa, curata da Oriana Rizzuto e organizzata dall’associazione culturaleTaste and Travel in collaborazione con MArtegallery. Si è avvalsa della collaborazione di ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e delle partnership diWorld Food Programme Italia, Banco Alimentare, Comunità Sant’Egidio, Forum Disuguaglianze e Diversità, Italia che cambia, GreenPeace, MArte Social, Comitato di Quartiere di Settecamini, Laboratorio di Città Corviale, Museo delle Periferie, Wunderkammern Contemporary Art Gallery, Dorothy Circus Gallery, Contemporary Cluster. Ha il patrocinio di Rai per il Sociale.
Il progetto è promosso da Roma Culture, vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE.
Di seguito alcune delle opere realizzate.
Urka Urka Tirulero oggi splende il Solo realizzato dall street artist Solo a Settecamini: tema è l’obiettivo 1 dell’Agenda ONU 2030 Sconfiggere la povertà. Una sospirante e innamorata Lady Marian osserva con preoccupazione l’avviso della taglia che pende sulla testa dell’amato Robin Hood, generoso e leggendario eroe popolare. Un’immagine apparentemente semplice che parla di scelte e rapporti complessi e propone riflessioni sull’amore e su quanto sia giusto mettere a rischio la propria vita per gli altri, spesso generando apprensione ed inquietudine in chi ci ama. I protagonisti si confrontano con concetti tra loro contrapposti quali ricchezza e povertà, ridistribuzione e legalità, amore e senso del dovere. Perenni conflitti accompagnano personaggi simbolo per antonomasia della lotta e dell’impegno a colmare le disuguaglianze e a dare a ognuno l’opportunità di avere le risorse per partecipare pienamente alla vita sociale e contribuire alla comunità con le proprie capacità.
Domanda e offerta realizzato da Diamond a Settecamini: tema è l’obiettivo 2 dell’Agenda ONU 2030 Sconfiggere la fame. L’immagine è ispirata alle antiche stampe giapponesi e raffigura una donna orientale seduta accanto al focolare mentre consuma un pasto di frittelle di riso con le bacchette di legno. Anche i lunghi capelli della ragazza si animano per inforcare altre tipiche posate orientali ed accingersi a mangiare la pietanza. Il riso, una delle più antiche piante coltivate nel mondo, è qui simbolo di salute ed energia vitale ed oggi alimento base per oltre la metà dell’umanità. Il cibo nell’opera è sostentamento necessario e vitale, non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista metaforico come segno di conoscenza, cultura e sapienza di cui si nutrono la mente e l’anima.
Respect Animal realizzato da Moby Dick a Corviale: tema è l’obiettivo 3 dell’Agenda ONU 2030 Salute e Benessere.
Per maggiori info: www.streetartforrights.it