Si chiamava Edwin e aveva 46 anni. Era di origini nigeriane ma tra i suoi pochi averi è stato trovato un passaporto siglato dalle autorità viennesi, segno che probabilmente lui, e forse anche la sua famiglia, era emigrato in Austria.
Come sia arrivato a Roma resterà un mistero, pochi dubbi invece sulla causa del decesso. Edwin è morto per il freddo nella notte tra il 19 e il 20 gennaio, a pochi metri dal Cupolone che è sia tomba di Pietro che culla della cristianità.
A scoprire il corpo, ormai privo di vita, sono stati i volontari della comunità di Sant’Egidio.
Secondo una stima di Sant’Egidio, da novembre nella Capitale si contano dieci decessi tra le strade, almeno tra quelli che sono emersi. “Perché purtroppo capita – chiosa Santoro – che queste persone siano invisibili da vivi, e anche da morti”.
Nel territorio romano, la comunità di Sant’Egidio dispone di circa una ventina di punti di raccolta di coperte. L’elenco completo qui
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