Oggi ritorniamo su questo contributo per Animazione Sociale, che racconta come abbiamo cercato di essere presenti nella distanza.
Come un amuleto che ci tenga ancora insieme ai ragazzi e alle ragazze in questo periodo così incerto.
Equipe educativa Pontedincontro
Noi siamo quelli che ci sono, quelli che ci sono fisicamente anche, il Ponte è un luogo fisico per tutti i ragazzi e le ragazze che ne hanno bisogno… e lì ci siamo noi, giovani (e meno giovani) adulti di riferimento per loro.
Quando c’è stata la prima chiusura abbiamo resistito qualche giorno, niente doposcuola, troppo vicini, troppo pericoloso… abbiamo fatto attività all’aperto, a un metro di distanza, abbiamo proposto giochi che avessero proprio nel metro di distanza la loro ragion d’essere… abbiamo cercato di spiegare ai nostri ragazzi e ragazze la distanza con la vicinanza, la prossimità.
Ma quando la stretta è diventata maggiore ci siamo guardati (da lontano, in video) per capire cosa fare e come farlo. Come esserci senza esserci.
Con fatica, nel delirio di quei primi giorni, piano piano anche noi abbiamo cercato strategie nuove, che ci permettessero di “stare” con loro, di continuare a dare una mano con i compiti, e a stare anche fra noi, perché Pontedincontro è questo.
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