Una “banca” della storia delle Acli provinciali Roma, per recuperare il passato e guardare al futuro. È il volume “I Fili della Memoria”, a opera della presidente Lidia Borzì e di Maria Grazia Fasoli (ed. Rubbettino), presentato il 14 febbraio, nella Sala Poletti del Palazzo Lateranense. «La storia della nostra realtà – ha spiegato Borzì, che delle Acli di Roma è presidente – ci fa scoprire il filo rosso che unisce l’attualità con il futuro, ma vuole anche essere un omaggio agli uomini e alle donne che hanno contribuito a fare grandi le Acli e il Paese. Ho sentito la necessità – ha raccontato – di riscoprire ciò che è successo proprio quando sono diventata presidente perché non trovando nulla, a causa di un incendio che distrusse l’archivio, ho capito che non si può costruire nulla senza conoscenza». Il libro dunque «non è un’operazione nostalgia ma un ribadire la concretezza della nostra azione sociale accanto ai poveri, nelle periferie, con le famiglie più disagiate e con chi soffre ancora oggi la mancanza di lavoro».
Un impegno, quello delle Acli, che è «in comunione con la Chiesa di Roma», ha spiegato il cardinale vicario Angelo De Donatis, autore della presentazione del libro. «Il volume è fatto di persone e dimostra come le Acli riescano a incarnare il messaggio tanto caro al Papa, ovvero generare processi e non occupare spazi». L’opera, ha aggiunto, fa proprio «il messaggio giubilare già annunciato dal Santo Padre: essere pellegrini di speranza. Abbiamo bisogno – ha concluso – di rilanciare la speranza e lo si può fare, come fa il libro, tornando alle proprie radici, per poi sporcarsi le mani nella storia attuale».
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