Laurentino 38, Municipio IX di Roma: un’opera murale sulla facciata dell’Istituto Cartesio che avvia un nuovo percorso di riattivazione urbana con il progetto “Sottotraccia”.
L’opera, realizzata grazie alla collaborazione tra l’APS Pontedincontro e a.DNA project con il sostegno del programma “Periferiacapitale” della Fondazione Charlemagne è stata ultimata sulla facciata principale dell’Istituto Cartesio in via Carlo Emilio Gadda.
di Redazione Art Vibes
Picture: Hitnes + Groove – Murales al Laurentino 38, Roma. Photo credit: Simone Fedele.
Groove e Hitnes sono due artisti che hanno condiviso lo stesso background, due strade parallele che hanno attraversato gli stessi luoghi, esprimendosi attraverso tematiche e contenuti affini.
L’opera, realizzata grazie alla collaborazione tra l’APS Pontedincontro e a.DNA project con il sostegno del programma “Periferiacapitale” della Fondazione Charlemagne e la curatela di Mirko Pierri, è stata ultimata sulla facciata principale dell’Istituto Cartesio in via Carlo Emilio Gadda.
Nella scena del graffiti-writing romano hanno scelto entrambi la via dei puppet e del figurativo, prediligendolo al lettering. Si ispirano alle illustrazioni fiabesche e fantastiche, ma con i piedi ancorati a un naturalismo interpretato in modo molto personale quando iniziano ad allontanarsi dal writing.
Due stili diversi, ma complementari, che si incontrano artisticamente per la prima volta sulla grande parete dell’Istituto Cartesio in via Carlo Emilio Gadda a Roma, mettendo in relazione due mondi differenti, personali e introspettivi, in relazione con la realtà e il contesto, giocando insieme con la materia pittorica e la superficie murale pubblica.
L’opera
Nel murale sono da subito riconoscibili due elementi e due punti di vista distinti, che sembrano contrapposti eppure giocano tra loro in una completa simbiosi: il lupo con il suo cucciolo dipinti da Groove e l’acqua con le rane e i pesci dipinti da Hitnes.
Hitnes + Groove – Murales al Laurentino 38, Roma. Photo credit: Simone Fedele
L’acqua appare delicatamente sulla parete e delinea contorni concentrici. Le increspature azzurre si aprono come squarci nel marroncino originale del muro, lasciandoci scrutare il fondale brulicante di rane e pesci. Il lupo sembra quasi sospeso a mezz’aria sulla riva e osserva tutta quella vita che gli sta scorrendo davanti. E’ colto nell’attimo stesso in cui si ferma a contemplare, meravigliato, mostrando al suo cucciolo quella scena per la prima volta. Il suo fiato sembra innescare la magia di quell’attimo impresso come un’istantanea sull’intonaco.
E’ una sorta di portale tra due mondi che si sfiorano, due elementi che tra terra e acqua incontrano il nostro sguardo e ci sorprendono a osservare, a scorrere avanti quella parete immersi nelle nostre vite, così come scorrono i pesci e le rane in quell’acqua increspata avanti lo sguardo estasiato del lupo e quello ancora non cosciente del cucciolo.
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