Nel suo discorso alla Basilica di San Giovanni in Laterano, in occasione dell'incontro con la comunità diocesana per la conclusione del percorso «(Dis)uguaglianze», partito lo scorso febbraio per il cinquantesimo anniversario del convegno «La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e giustizia nella città di Roma». Il Pontefice ha esortato all'azione, alla «costruzione della speranza» contro «i mali della città»
«Sapere che ci sono persone che vivono per strada, giovani che non riescono a trovare un lavoro o una casa, ammalati e anziani che non hanno accesso alle cure, ragazzi che sprofondano nelle dipendenze dalle droghe e in molte altre dipendenze moderne, persone segnate da sofferenze mentali che vivono in stato di abbandono o disperazione. Questo non può essere solo un dato statistico. Sono volti, sono storie di nostri fratelli e sorelle che ci toccano e ci interpellano».
«Sapere che ci sono persone che vivono per strada, giovani che non riescono a trovare un lavoro o una casa, ammalati e anziani che non hanno accesso alle cure, ragazzi che sprofondano nelle dipendenze dalle droghe e in molte altre dipendenze moderne, persone segnate da sofferenze mentali che vivono in stato di abbandono o disperazione. Questo non può essere solo un dato statistico. Sono volti, sono storie di nostri fratelli e sorelle che ci toccano e ci interpellano».
Nel suo discorso alla Basilica di San Giovanni in Laterano, in occasione dell'incontro con la comunità diocesana, il Pontefice ha esortato all'azione, alla «costruzione della speranza» contro «i mali della città».
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https://roma.corriere.it/
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