da Antropos Onlus,
A marzo di quest’anno, commentando alcuni fatti di cronaca e la pubblicazione dei dati della Caritas di Roma, il prefetto Matteo Piantedosi, intervistato da La Repubblica, affermava: «Le periferie di Roma sono l’emblema della cronicizzazione di fenomeni partiti da lontano che il Covid sta esasperando: povertà ed emarginazione aumentano». Quei fatti di cronaca, quelle statistiche della Caritas e le parole del prefetto certificavano una realtà sulla quale Antropos, insieme a Fondazione Bulgari, all’associazione IF – Imparare-Fare e ad altri organismi che lavorano da anni nei municipi V – VI – VII di Roma, l’Associazione DaSud di Cinecittà, l’Associazione Culturale CuboLibro di Tor Bella Monaca e l’Associazione Rimettere le Ali dei Salesiani di Centocelle, ha acceso un riflettore già dallo scorso anno dando vita al progetto “Tornasole”.
La didattica a distanza negli ultimi due anni scolastici, pur rappresentando un’opportunità di innovazione, nella situazione di emergenza derivante dal Covid, ha generato un ulteriore acutizzazione della marginalità sociale e culturale di minori in condizioni di grave povertà educativa e spesso di fragilità sul piano abitativo. La scarsa dotazione tecnologica di alcuni alunni e la precarietà delle interazioni scuola-famiglia che si verificano in molti di questi nuclei, hanno alimentato il gap. Partendo da questo bisogno, abbiamo disegnato un intervento progettuale che vuole rafforzare la scuola come perno della comunità educante: sostenere le scuole dei “quartieri sensibili” e creare percorsi educativi virtuosi mettendo in rete tutti gli altri attori della comunità educante è l’obiettivo di Tornasole che si vuole porre nel territorio come risposta innovativa e integrata ai bisogni socio-culturali.
I numeri di Tornasole riflettono la sua ambizione progettuale: un bacino di 6200 minori tra 0 e 17 anni quali principali beneficiari delle azioni e 2000 genitori coinvolti, con 80 operatori (docenti, educatori, assistenti sociali, psicologi…) a portare avanti 5 linee di azione:
“Tornasole a Scuola”, volta a al rafforzamento della risposta pedagogica, realizzata in 7 scuole e coinvolge 60 classi coprendo l’arco educativo da 0 a 18 anni;
“Tornasole nell’Aula Vicina” per la creazione di 4 aule-ponte tra scuola e quartiere, attrezzate in maniera polifunzionale;
“Tornasole nel Territorio”, proposta di attività di outdoor education, attività culturali, ricreative, sportive, aperte a bambini e ragazzi del quartiere;
“Tornasole tra Scuola e Lavoro” diretta all’aggancio e al recupero dei ragazzi più grandi;
“Tornasole con la Comunità Educante” dedicata alla costituzione di uno spazio di confronto, accompagnamento e riflessione per il supporto personale e professionale delle figure coinvolte nel progetto.
Cosa succederà grazie a Tornasole? Noi, insieme ai partner di progetto, auspichiamo che Tornasole rappresenti una sperimentazione così efficace da porsi come modello e fonte di ispirazione anche per altre realtà scolastiche – non solo a Roma – che possano così generare azioni per uno sviluppo innovativo delle politiche educative.
Che la scuola non perda mai il suo ruolo di “organo vitale della democrazia” (P. Calamandrei), è la passione e il sogno che ci motiva.
Antropos