“Dei 191,5 mld di risorse stanziate attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza solo 62 sono contributi a fondo perduto. Il resto, circa 130 mld, sono prestiti che l’Italia dovrà restituire. Abbiamo quindi tutti il dovere di misurare gli investimenti da fare in base all’impatto che essi produrranno sui territori”. Così Giovanni Caudo, Presidente del Gruppo Roma Futura in Campidoglio.
“Bisogna ridurre le disuguaglianze, costruire opportunità di crescita sociale ed economica, accompagnare la transizione ecologica senza farla pesare sui più deboli. Come fare la differenza tra un progetto che rischia di essere una cattedrale nel deserto e uno che funziona?”
“Roma è già destinataria di finanziamenti per circa un miliardo di euro provenienti dal PNRR ma come fare perchè queste risorse non siano solo una spesa ma un reale investimento per la nostra città e il Paese?
Questi i temi al centro dell’ iniziativa, svoltasi ieri in Campidoglio e organizzata da Roma Futura. Molti soggetti del Terzo settore e associazioni, comitati attivi sui territori, hanno dialogato sul loro ruolo nel fare la differenza nel rendere generativi gli investimenti del PNRR.
Stefania Mancini, della Fondazione Charlemagne , ha parlato del ruolo del Programma periferiacapitale e ha dichiarato: "a prescindere dai fondi dobbiamo essere in grado di avere una visione strategica della Città. Bisogna lavorare a un cammino basato sulla pertinenza che gli enti del Terzo Settore dimostrano nella loro attività. Dobbiamo guardare al futuro pensando a Roma come una Comunità".
Intervento completo al minuto 2:52:00 dello streaming.
Intervista completa a Giovanni Caudo su:
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