Come ha ricordato Stefano Costantini, caporedattore della Cronaca Repubblica di Roma, l'incontro dedicato a San Basilio è la terza tappa nei quartieri cittadini, dopo Fidene e Centocelle, ed è stato dedicato a una zona di Roma di cui "tante volte ci siamo interessati con articoli dedicati a fenomeni di criminalità e di spaccio e dove si sente fortemente l'assenza dello Stato e dove gruppi malavitosi hanno creato una sorta di welfare parallelo. Ma esistono realtà invece che quotidianamente cercano di creare un'alternativa e dare risposte al degrado e all'abbandono storico di un quartiere dove uno dei grandi problemi è la questione della casa". Molte le voci del riscatto di San Basilio ospitate dall'incontro. Da quella di Don Stefano Sparapani, 64 anni, romano, sacerdote dal 1991 e dal 2010 "al servizio della gente" nelle periferie. Prima nella chiesa "San Girolamo" al Corviale e da dieci anni nella parrocchia di San Basilio. La parrocchia oltre a gruppi scout si occupa di distribuire centinaia di aiuti alimentari: "Il peccato originale di San Basilio è la casa : perché Sanba soffre per la mala gestione delle case popolari e per l'assenza di una politica abitativa. Qui mancano lavoro e servizi sociali. Qui c'è un'alta concentrazione di illegalità. È vero. Ma c'è anche brava gente, che conosce i limiti della vita e che si alza alle cinque del mattino per andare al lavoro e portare avanti gli impegni con sacrificio e dedizione. Quasi nessuno ne parla"...
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