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Tavolo permanente tra Polo civico Esquilino e Campidoglio

Polo Civico dell'Esquilino e Campidoglio: parte la progettazione partecipata su Piazza Pepe, accoglienza e patrimonio inutilizzato del Rione. Si parte da Piazza Pepe, luogo che è diventato simbolo della volontà comune di andare “oltre i cancelli” percostruire una città più accogliente e partecipata. L’obiettivo è stato fermamente condiviso dal sindaco Gualtieri e dal Polo Civico Esquilino Poleis, nel secondo incontro del Tavolo con il Campidoglio. Un Tavolo permanente che continuerà a coordinare questa collaborazione, basata sulla partecipazione e sulla trasparenza , aprendo ora un processo realizzativo delle tante proposte raccolte dal Polo Civico sul territorio, grazie a due assemblee tenute nelle scorse settimane.

Il Tavolo si focalizzerà poi sulla dimensione sociale e su quella del patrimonio inutilizzato dell’Esquilino, per costruire progettualità di breve e medio termine che intrecciano le diverse proposte dalle associazioni del Polo. Si deve osare, sperimentare e andare avanti questo il punto di vista del Sindaco.

Le proposte presentate ieri al Tavolo dal Polo Civico Esquilino vanno dalla progettazione partecipata di Piazza Pepe, guardando a tutto il Quadrante Giolitti e alla riqualificazione del Cinema Apollo, all'apertura di una biblioteca, con un’attenzione allo sport e all’animazione territoriale, alla presa in carico delle fragilità e criticità che insistono su quell’area, valutando risorse e investimenti necessari; alla questione sociale e dell’accoglienza che poggia su due aspetti: quello delle strutture e quello dei servizi dedicati alle persone.

Da qui, la decisione di procedere contestualmente con una mappatura esaustiva degli edifici inutilizzati presenti in Esquilino e sui possibili modelli e pratiche da concretizzare. A questo potrà affiancarsi un focus sulla mobilità che riguarda sia via Giolitti sia la pedonalizzazione di via Bixio, tra l’altro.

 Al centro del confronto il “Modello Aldrovandi”, esperienza di co-housing nata dopo lo sgombero di Viale Pretoriano, e gestita dagli studenti volontari di ControConfine insieme a Nonna Roma e altre realtà che fanno parte del Polo Civico in collaborazione con il Municipio II, per replicarne “dieci, cento, mille” con la volontà di costruire un sistema di accoglienza e aggregazione che metta insieme categorie e fragilità differenti; i presidi di bassa soglia e la mediazione sociale di strada; la valutazione di modelli di presa incarico complessa.

 Più in generale, il confronto ha sollecitato l’approvazione della delibera sui Poli Civici in calendario questa settimana in Aula Capitolina, strumento urgente e necessario per dotare i Poli di risorse finalizzate alla partecipazione e allo sviluppo territoriale; la moratoria degli sfratti ; l’Agenzia per la Casa ; la questione delle tensostrutture previste in città.

Rendere l’Esquilino più accogliente, solidale, bello e comunitario. E’ l’obiettivo del Polo che ha trovato ascolto e che ora attende di essere messo a terra, contando sull’impegno del Sindaco, insieme agli assessorati delle Politiche Sociali, del Patrimonio, della Cultura, dei Lavori pubblici e del costituendo Ufficio del “Giubileo delle persone e della partecipazione”, delle competenti Commissioni e del Municipio Roma I Centro con cui è già attivo un tavolo di co-progettazione, promosso e sostenuto dalla Fondazione Charlemagne. Periferiacapitale

 

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